Gioielleria anni ‘50: ricchezza e varietà
Definire lo stile degli anni Cinquanta non è semplice: tante furono le fonti d'ispirazione e i modi con cui furono interpretate.
Naturalismo, esotismo, motivi astratti coesistevano per andare incontro ai gusti delle donne e alla necessità di abbandonare l'austerità degli anni della guerra. La tendenza generale andava verso leggerezza e movimento, le massicce superfici degli anni Quaranta furono sostituite da fili intrecciati, motivi a graticcio, trafori, pizzi e tessuti di maglie d'oro. I gioielli degli anni Cinquanta mancano della forza del disegno del decennio precedente e non presentano radicali innovazioni nelle forme o nell'uso cromatico delle pietre, ma sono riconoscibili grazie ad alcune costanti: fili d'oro semplici o ritorti e cascate di diamanti, motivi di grande movimento.
Un'altra caratteristica degli anni Cinquanta fu il ritorno ad una netta divisione tra gioielli da giorno e gioielli da sera.
I gioielli da giorno erano costituiti di catene tubolari, fili ritorti, frange, motivi pieghettati e tessuti d'oro, quella da sera di platino, oro bianco e palladio per la montatura di cascate e di diamanti taglio brillante, goccia, a marquise e baguette. I diamanti erano le pietre per eccellenza, ma smeraldi, rubini e zaffiri donavano vivacità a molte creazioni per la sera. Si ricorreva anche a insoliti accostamenti: rubini e turchesi, diamanti e citrini multicolore, topazi e smeraldi.
Tra le pietre semipreziose le preferite erano corallo e turchese. Le perle coltivate riguadagnarono popolarità, ad esempio collane a due o tre fili di perle in gradazione di diametri. Anche le perle naturali tornarono in voga in combinazione coi diamanti.
Tra i motivi decorativi preferiti negli anni Cinquanta erano foglie, fiori, bouquet, tralci e felce, come anche la flora tropicale. Il regno animale, offrì un'altra gamma di soggetti specialmente per spille: cani, gatti, cavalli e serpenti.
Gli uccelli in particolare ispirarono moltissimi pezzi, realizzati in oro o con pietre.
Colibrì, fenicotteri, uccelli del paradiso, civette e pappagalli furono raffigurati spesso.
Anche pantere, tigri e leoni offrirono furono inseriti in clips, spille e bracciali, come pesci, stelle marine, cavallucci e conchiglie.
Infine, motivi a volute, eliche, spirali e turbante caratterizzarono creazioni più astratte.
Naturalismo, esotismo, motivi astratti coesistevano per andare incontro ai gusti delle donne e alla necessità di abbandonare l'austerità degli anni della guerra. La tendenza generale andava verso leggerezza e movimento, le massicce superfici degli anni Quaranta furono sostituite da fili intrecciati, motivi a graticcio, trafori, pizzi e tessuti di maglie d'oro. I gioielli degli anni Cinquanta mancano della forza del disegno del decennio precedente e non presentano radicali innovazioni nelle forme o nell'uso cromatico delle pietre, ma sono riconoscibili grazie ad alcune costanti: fili d'oro semplici o ritorti e cascate di diamanti, motivi di grande movimento.
Un'altra caratteristica degli anni Cinquanta fu il ritorno ad una netta divisione tra gioielli da giorno e gioielli da sera.
I gioielli da giorno erano costituiti di catene tubolari, fili ritorti, frange, motivi pieghettati e tessuti d'oro, quella da sera di platino, oro bianco e palladio per la montatura di cascate e di diamanti taglio brillante, goccia, a marquise e baguette. I diamanti erano le pietre per eccellenza, ma smeraldi, rubini e zaffiri donavano vivacità a molte creazioni per la sera. Si ricorreva anche a insoliti accostamenti: rubini e turchesi, diamanti e citrini multicolore, topazi e smeraldi.
Tra le pietre semipreziose le preferite erano corallo e turchese. Le perle coltivate riguadagnarono popolarità, ad esempio collane a due o tre fili di perle in gradazione di diametri. Anche le perle naturali tornarono in voga in combinazione coi diamanti.
Tra i motivi decorativi preferiti negli anni Cinquanta erano foglie, fiori, bouquet, tralci e felce, come anche la flora tropicale. Il regno animale, offrì un'altra gamma di soggetti specialmente per spille: cani, gatti, cavalli e serpenti.
Gli uccelli in particolare ispirarono moltissimi pezzi, realizzati in oro o con pietre.
Colibrì, fenicotteri, uccelli del paradiso, civette e pappagalli furono raffigurati spesso.
Anche pantere, tigri e leoni offrirono furono inseriti in clips, spille e bracciali, come pesci, stelle marine, cavallucci e conchiglie.
Infine, motivi a volute, eliche, spirali e turbante caratterizzarono creazioni più astratte.
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