ORIGINI DEL CORALLO
La lavorazione del Corallo
Le origini del corallo sono legate a diverse leggende; la più diffusa è quella del poeta romano Ovidio, secondo cui il corallo rosso nacque dal sangue di Medusa, una delle Gorgoni, quando Perseo la decapitò. Il sangue gocciolante dalla testa recisa di Medusa pietrificò alcune alghe con cui venne a contatto che divennero di colore rosso, formando il corallo.
Il corallo è un esoscheletro calcareo delle colonie di alcuni celenterati antozoi ottocoralli, che cresce in acque limpide, non inquinate e relativamente calde.
Le origini del corallo sono legate a diverse leggende; la più diffusa è quella del poeta romano Ovidio, secondo cui il corallo rosso nacque dal sangue di Medusa, una delle Gorgoni, quando Perseo la decapitò. Il sangue gocciolante dalla testa recisa di Medusa pietrificò alcune alghe con cui venne a contatto che divennero di colore rosso, formando il corallo.
Il corallo è un esoscheletro calcareo delle colonie di alcuni celenterati antozoi ottocoralli, che cresce in acque limpide, non inquinate e relativamente calde.
I primi popoli del bacino del Mediterraneo furono probabilmente impressionati dalla sua origine marina e dal suo colore caldo e vivo, tanto che iniziarono a lavorarlo e a farlo conoscere in tutto il mondo.
Il corallo rosso del Mediterraneo ha sedotto tutti i popoli che sono venuti in contatto con esso. Gli ornamenti in corallo rinvenuti in alcuni siti archeologici fanno supporre che fosse conosciuto già migliaia di anni fa, i Greci ne furono grandi estimatori. Nel Mediterraneo si praticava la pesca e la lavorazione del corallo che veniva poi esportato in tutto il mondo conosciuto. Il corallo si insediò stabilmente nei costumi dei popoli nomadi d’oriente. In Italia i primi a dedicarsi alla pesca e alla lavorazione sistematica del corallo furono i trapanesi che ben presto divennero abilissimi scultori, specializzati nell’incastonatura di piccoli coralli su oggetti sacri e di uso domestico. Torre del Greco già a partire dal 1400 si dedicò alla pesca del corallo ed i pescatori torresi si spinsero con le loro coralline fino alle coste africane. Nel ‘700 divennero sempre più forti le ostilità della Compagnie Royale d’Afrique (compagnia francese) nei confronti di tutti i pescatori stranieri, affermando il suo monopolio sulla pesca del corallo, finché nel 1780, a causa degli incidenti sempre più frequenti, i torresi chiesero ai Borbone una regolamentazione della pesca del corallo.
Il corallo ai giorni nostri
Il corallo viene impiegato, sia come pietra preziosa in gioielleria, sia nella fabbricazione di oggetti artistici e decorativi. Sono due i tipi di lavorazione: la lavorazione a liscio, che è la lavorazione a carattere più seriale, dove per lavorazione a liscio si intende la realizzazione di manufatti per la gioielleria di forma geometrica, che viene ottenuta mediante asportazione di materiale per mezzo di seghe, mole abrasive , lime ecc. La lucidatura viene ottenuta mediante burattatura o per lucidatura a cera. E la lavorazione a incisione che permette di ottenere manufatti dalle forme complesse, a volte delle vere e proprie sculture. L’incisione come nella lavorazione a liscio avviene per asportazione di materiale, attraverso strumenti come seghe, mole abrasive e lime e strumenti ad alta precisione come bulini e frese.
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