Ambra: un incanto tra alberi e ghiacci

 Una magica sostanza con cui si creano da sempre gioielli dalla suggestione unica, sempre diversa, proveniente dal connubio tra foreste e ghiacci del Nord Europa. Cos'è l'ambra?

È una resina fossile, formatasi dalla struttura di conifere vissute 40 milioni di anni fa nelle foreste che ricoprivano il Nord Europa e l'America del Nord.

Con l'azione di vari processi chimici come fermentazione e ossidazione, la resina fuoriuscita da tali alberi si solidificava fino a pietrificarsi, dando origine alla sostanza che conosciamo come Ambra.

Con il passare delle ere, il Nord venne ricoperto dai ghiacciai e il ghiaccio schiacciò i sedimenti d'ambra, distruggendo parte dei giacimenti.
I giacimenti rimanenti si trovano lungo le rive del Baltico.

L'ambra è caratterizzata da meravigliose sfumature di colori e luci,
dal bianco-giallo dorato al rosso e al nero. La trasparenza (o l'opacità) dipendono dalla quantità di aria contenuta in ogni grano d'ambra.

Influisce sull'aspetto dell'ambra anche la presenza o l'assenza di inclusioni: minuscoli elementi vegetali o animali rimasti imprigionati nella resina originaria, o anche semplici bollicine di ossigeno che creano incredibili disegni.

L'etimologia del termine è incerta, tuttavia il nome deriva molto probabilmente dall'arabo àmbar, con cui è indicata l'ambra grigia. L'ambra può avere anche altre provenienze, ad esempio Giava e Repubblica Dominicana. L'ambra baltica, la più importante nello sviluppo della civiltà europea, è la varietà "succinite". 

L'ambra veniva raccolta anche nell'antico Egitto ove con essa si producevano monili preziosi. Si sono ritrovati gioielli in ambra anche in Grecia, dove non esi

stono giacimenti, ma l'ambra

arrivò sempre nel sud dell'Europa tramite la "via dell'ambra", lungo il Danubio.
Nelle immagini, alcuni antichissimi monili in ambra esposti al museo di Spina di Ferrara e al museo archeologico di Verucchio e una collana di proprietà dell'autrice
 






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