René #Lalique

 

 René Lalique creatore di gioielli

 

René Lalique nasce nel 1860 nella Champagne. È molto portato per il disegno. Frequenta come apprendista la bottega del gioielliere Aucoc, che gli insegna le tecniche orafe, e i corsi di disegno e modellato all'Ecole des Arte Décoratifs di Parigi, per poi trasferirsi  Inghilterra dove farà esperienza.
Tornato a Parigi comincia a lavorare assumendo incarichi di progettazione e disegno di gioielli, sia comuni sia di lusso, per maisons come Cartier, Acno, Renu e Gariod, finché diviene nel 1886 fabbricante lui stesso. Produce inizialmente lavori di spirito simbolista in fusione di cera persa.
 

Nel 1890 René Lalique realizza i suoi primi elementi per gioielli in smalto a fuoco e incisione al «touret» (rotella montata su piccolo tornio). Per questi bijoux, il trionfo avviene nel 1900 all'Esposizione Universale di Parigi, con altri grandi maestri Art Nouveau, quali Emile Gallé e Antonin Daum. Lalique riporterà un successo che diventerà ben presto di fama mondiale.
Il gioiello nel 1900 appartiene all'architettura, alla scultura, alla pittura e alla vetreria.
I gioielli Art Nouveau hanno per tecnica caratterizzante la smaltatura: questa è stata applicata a vasi, scatole, tazze, e altri oggetti sin dal 1867, finché il gioielliere Falize padre la riprende e la sviluppa come tecnica primaria per i suoi lavori, svolgendo anche delle ricerche chimiche sulle materie, tanto da ottenere 60 preziose nuances.

Lalique è colpito dallo smalto, una materia vetrosa, con una parte di piombo che conferisce una perfetta elasticità sul supporto; il piombo gli impedisce anche di screpolarsi durante il raffreddamento, dopo essere stato portato ad una cottura variante tra i 700 e gli 800 gradi.
Lalique ha utilizzato tutti i procedimenti della smaltatura a fuoco, con smalti cloisonnés, champlevés e altri procedimenti misti, spesso risolti sul medesimo gioiello; ottiene anche  notevoli risultati con gli smalti traslucidi e altri detti trasparenti, creando una materia detta magma, la quale veniva messa in fusione dopo aver arrestato la cottura dell'oggetto e quindi alternando le varie cotture per più riprese.
René Lalique non è né gioielliere né orafo, ma è pittore e scultore, per questo disegna, modella il vetro, smalta e cesella; fa accostamenti arditi come bronzo e diamanti, oro e argento con corno o avorio, pietre dure e perle e cristallo intagliato.
Lalique diventerà celebre per i suoi bijoux femme-fleur, le sirene, le meduse, le donne leggenda, che fanno della donna una creatura di sogno. Altri temi realizzati da Lalique nei gioielli sono i motivi ornamentali di fiori e di foglie,  libellule, cigni, pavoni, farfalle, pipistrelli, api e altri animali che popolano i suoi gioielli come un minuscolo giardino incantato.
I suoi pendenti, le spille, gli orecchini, gli anelli, i bracciali, le fibbie, i diademi, i ferma capelli, le collane e le parures, che Lalique crea rivoluzionando i canoni dell'oreficeria, accostando materiali umili a quelli nobili, non sono più riservati a una élite di aristocratici, ma sono creati per una società borghese di un periodo tra i più belli per le arti decorative, indossati da donne affascinanti e famose come Liane dei Pougy, Julia Barthet, Sarah Bernhardt e tante altre, per puri intendimenti estetici e non per il valore intrinseco dell'oggetto. René Lalique ha creato il gioiello per l'arte, un'arte onirica, nata dalla letteratura simbolista, facendo dei suoi gioielli veri oggetti d'arte.

Liberamente adattato da un articolo di Franco Borga

 







 

 

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