Mario Pinton, iniziatore della Scuola di Padova


   Mario Pinton, 1919-2008, fu un intellettuale raffinato, lungimirante e immerso nel suo tempo, ma anche conoscitore dell'arte del passato, pioniere della “nuova gioielleria” e iniziatore della Scuola orafa padovana, celebre a livello internazionale per la sua forza innovativa, eleganza e creatività. 

   Nato a Padova, apprese la lavorazione dei metalli alla scuola del padre. Frequentò l'accademia di Brera e fu autore di disegni, bozzetti, scritti teorici, designer di oggetti e arredi, scultore, orafo sublime, docente di Arte dei metalli e dell’oreficeria negli Istituti d’arte di Padova e di Venezia, direttore a Padova e presso altri istituti.

   Insieme ad altre personalità del mondo dell'arte e dell'oreficeria europea Pinton diede, dagli anni '50, una svolta radicale al linguaggio del gioiello, non più concepito come mero ornamento ma come oggetto d'arte.

I suoi gioielli degli anni '50 evocano un classicismo che si individua nelle scelte iconografiche e figurative e nella leggerezza di lamine incise e battute, a riprendere la gioielleria greca, etrusca, romana, con soggetti animali e vegetali raffinatissimi. All'astrattismo Pinton giunge dagli anni '60, rendendo sempre più essenziali i segni in un processo finalizzato alla etereità: gran parte delle sue opere non superano i 18-20 grammi di peso.

   Delicate e sobrie sono le spille realizzate dalla fine degli anni '70. I suoi anelli restano elegantissimi: degli anni '80 ad esempio quelli a cubo in plexiglass colorato con gambo a fascia, divertenti e insoliti.





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