Gian Carlo Montebello

 

Gian Carlo Montebello nasce a Milano nel 1941. Dopo importanti studi d'arte, opera in vari settori e nel 1964 conosce Dino Gavina e Mario Simoncini con cui collaborerà per tre anni. In questo periodo ha l'occasione di studiare con gli architetti Carlo Scarpa, Achille e Pier Giacomo Castiglioni. Nel 1967, insieme a Teresa Pomodoro, dà vita ad un laboratorio orafo in cui confluiranno numerosi artisti; successivamente nascerà GEM, che opererà  nel settore dell'editoria di gioielli d'artista. Il Nostro collabora con alcuni dei nomi più famosi del periodo: Cesar, Sonia Delaunay, Piero Dorazio, Lucio Fontana, Hans Richter, Larry Rivers, Niki de Saint Phalle, Jesus Soto e Alex Kattz. Ugo Mulas fotograferà i gioielli GEM, dal 1970 Man Ray diventerà maestro di Montebello. Il periodo parigino segnerà grandemente Montebello nella percezione delle cose che lo circondano.


Le ricerche di Gian Carlo Montebello vertono principalmente sullo studio delle caratteristiche di materiali come oro e acciaio. Le sue opere, che definisce "ornamenti", hanno una caratteristica ben definita: presentano spessori sottilissimi che vanno a costituire, appunto, ornamenti per il corpo voluminosi, grazie alla loro incredibile leggerezza. I trafori rendono il metallo simile ad antichi pizzi, spesso uniti tra loro da qualcosa che somiglia al "punto croce", sempre in metallo. Il monile è il risultato dell'interdipendenza tra l'artefice e il soggetto -“la dimensione del corpo e il suo movimento”-, quindi non sono più rappresentativi di uno status bensì sono la rappresentazione di chi li indossa. L’artista si avvale di complesse tecnologie come il laser, che trasformano il metallo in opere uniche nella loro bellezza.







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