Art Smith

 Dalla metà degli anni '40 al 1979, Arthur (Art) Smith, nato nel 1917 a Cuba anche se di origini giamaicane, realizzò gioielli nel suo studio-negozio del Greenwich Village, producendo alcuni dei pezzi di design più innovativi e interessanti del dopoguerra. Aveva studiato presso alcune importanti istituzioni nel campo e fu uno dei pochi afro-caraibici a raggiungere un livello di riconoscimento internazionale nell'arte del gioiello. Le sue straordinarie creazioni d'avanguardia spinsero i limiti del modernismo dal 1946 ai primi anni '70. 

Alexander Calder influenzò fortemente Smith, che fece propri il dinamismo e la passione per le forme arrotondate del primo. Smith fu ispirato anche dai gioielli africani: studiò infatti la moda tradizionale africana sui periodici di arte e geografia delle biblioteche pubbliche. 

Dopo esperienze di vario genere, anche molto brutte come aggressioni omofobe e razziste, Smith divenne sempre più famoso. Entrò in circoli di grandi musicisti jazz come Harry Belafonte e Duke Ellington. Creava spesso gioielli per loro e per i ballerini che ammirava. Grazie a questi contatti, attirò l'attenzione delle riviste di alta moda: Harper's Bazaar, Vogue e il New Yorker. Da queste riviste gli vennero commissionati numerosi pezzi. Le sue commissioni più famose furono una spilla disegnata per Eleanor Roosevelt e un paio di gemelli per Duke Ellington. 

Negli anni Settanta, iniziò ad avere problemi di salute e chiuse il suo studio nel 1979. Morì  pochi anni dopo, nel 1982. Al culmine della sua carriera, Smith era diventato uno dei gioiellieri modernisti più apprezzati della metà del secolo. 






Alcuni celeberrimi gioielli di Art Smith

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