Cos'è il #design?
Design... Un po' di idee!!!
Il termine inglese "design", grazie alla distinzione propria della lingua inglese tra design, «progetto», e drawing, «disegno», potrebbe essere tradotto sia con disegno che con progettazione. Ma per non perdere nessuna sfumatura di significato, si preferisce usare il termine "design".
Allo stesso modo il progettista, designer in inglese, non viene detto "disegnatore" e anche qui si preferisce usare il termine inglese.
Sempre più spesso il termine design viene utilizzato, erroneamente, per definire l'estetica di un oggetto, cioè la parte visibile (ad esempio: "Il design di questo tavolo è caratterizzato da linee pulite ed essenziali"). Il design, invece, coinvolge un campo molto più ampio: comprende anche la fruizione del prodotto da parte della persona, lo studio per il suo processo produttivo e la parte di vendita.
La storia del design è legata all'esigenza di creare forme, funzioni e stili che rispondano alle necessità umane. Il design ha uno "scopo", richiamato nel termine francese dessein, che significa appunto sia "disegno" che "scopo". Il design quindi risponde a bisogni, risolve problemi, propone soluzioni ed esplora nuove possibilità per migliorare la qualità della vita degli esseri umani.
I primi esempi di design si trovano in oggetti artigianali dell'antico Egitto e della Grecia. Ma fin dalla preistoria l’uomo si è costruito, o ha trovato in natura, elementi che gli servivano nella vita quotidiana. Questi erano molto semplici: legni e pietre per fabbricare lance o armi rudimentali, sassi piatti su cui appoggiare il cibo...
Col passare del tempo nacque la PRODUZIONE ARTIGIANALE, che fiorì già nel Neolitico e si divise in due rami: la fabbricazione di oggetti per uso proprio e l’artigianato di professione, cioè la produzione e vendita. Gli artigiani di professione erano proprietari di botteghe; alcune città hanno fatto delle loro tradizioni artigianali enormi fonti di guadagno.
Il termine "artigianale" si è evoluto nel tempo: nato per definire l’attività di chi lavorava in una bottega, oggi viene sempre più spesso contrapposto a "industriale". E quindi, se quest’ultimo indica prodotti realizzati in una catena di montaggio, il prodotto artigianale si arricchisce di connotazioni legate a tradizione ed esclusività.
Possiamo dunque identificare due elementi caratteristici del prodotto artigianale: essere prodotto in quantità limitata ed essere creato o lavorato a mano. Tutta la cura e l’attenzione al dettaglio viene infusa nel singolo pezzo, per creare piccole opere uniche e inimitabili.
La nascita e lo sviluppo del design industriale sono invece legati all'industrializzazione e alla meccanizzazione iniziate con la rivoluzione industriale in Gran Bretagna a metà del XVIII secolo.
Altri fanno risalire la nascita del design industriale al movimento artistico Arts and Crafts, nato in reazione alla rivoluzione industriale nell'Inghilterra del XIX secolo, che determina lo sviluppo delle arti applicate. Il processo artistico-creativo non è fine a sé stesso, ma viene adattato alla realizzazione di oggetti d'uso comune. Fondamentali sono le possibilità offerte dai nuovi sistemi di produzione e il progresso nell'uso dei materiali.
La realizzazione degli oggetti esce così dall'artigianato ed entra nel più economico processo di produzione seriale. Questo consente di accrescere enormemente il numero di pezzi prodotti e le persone che possono averli. La produzione in serie è centrale nella storia del design, anche se non ne è l'unica caratteristica.
Progettare e creare gioielli fu una delle prime forme di decorazione della civiltà, risalente almeno a settemila anni fa nelle più antiche società umane conosciute in Mesopotamia e in Egitto. Ma si pensa che il gioiello nacque prima degli abiti e della ruota...
L'arte del gioiello ha preso molte forme nel corso dei secoli, dal semplice infilare perline di tempi antichi alla lavorazione dei metalli e ai sofisticati tagli di gemme e materiali futuristici di oggi.
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